venerdì 18 maggio 2012

Sui tagli degli assessori la proposta di LiberiXPesaro: riduzione dell’indennità e trasparenza del lavoro amministrativo


In merito alle discussioni sui tagli degli assessori, la lista civica LiberiXPesaro intende presentare una proposta concreta e pragmatica, che ha origine dalla consapevolezza che una cosa è Fare, impegnando tutto il proprio tempo ed energie per svolgere con serietà un lavoro per il bene comune, altro invece è usare quel tempo e quelle energie, come fanno alcuni consiglieri, al solo scopo di dare visibilità alla propria persona.
Premesso che gli assessori servono affinché venga realizzato il programma presentato in campagna elettorale, crediamo che, se una riduzione va fatta, sia necessario tenere innanzitutto conto dell’utilità, della qualità e della capacità degli assessori, senza alimentare l’idea che gli assessori siano mangiapane a tradimento e senza scatenare la caccia alle streghe in uno squallido “totoassessori”.
La nostra proposta è questa: visti i drastici tagli imposti ai comuni dai governi centrali, proponiamo che ogni Assessore accetti la riduzione del proprio assegno, mettendo il corrispettivo a disposizione della realizzazione di progetti utili alla cittadinanza ma che non trovano il necessario finanziamento.
Questa proposta aiuterebbe il bilancio del Comune, che potrebbe liberare risorse per altri settori, e porta fuori da quel pantano che sta diventando il discorso della riduzione dei costi della politica.
Non riteniamo utile la gara a chi ha fatto di più tra gli assessori, anche perché sono troppe la variabili, come per esempio l'entità delle risorse e il numero degli uffici e dei collaboratori a disposizione di ciascuno. Intendiamo invece fare una riflessione sulla rendicontazione ai cittadini.
Il vicesindaco Giuseppina Catalano si è già presentata al loro giudizio rendendo pubblico il resoconto sul lavoro svolto, dal quale risulta come, nonostante la scarsità delle risorse umane ed economiche a disposizione del suo assessorato, sia riuscita a realizzare numerosi progetti con un costo basso o addirittura nullo per le casse comunali, utilizzando spesso anche finanziamenti nazionali ed europei.
Non ci risulta che altri assessori lo abbiano fatto, ma sono sempre in tempo a farlo, sottraendo la questione alle pieghe di una lotta partitica sotterranea e subdola, per riportarla in un contesto limpido nel quale conta il giudizio dei cittadini: cogliamo pertanto l’occasione per richiedere che le relazioni vengano pubblicate quanto prima sul sito del Comune nella parte dedicata alla verifica del programma. Vedremo così se le allusioni al fallimento del mandato avanzate da alcuni consiglieri siano o meno pertinenti.



lunedì 7 maggio 2012

RESOCONTO DI META' LEGISLATURA - LETTERA APERTA


LISTA CIVICA LIBERIXPESARO
RESOCONTO DI METÀ LEGISLATURA
LETTERA APERTA


Organigramma
Maria Chiara Ballerini – portavoce
Pino Longobardi – coordinatore politico
Presenza istituzionale
Giuseppina Catalano – vicesindaco del Comune di Pesaro con deleghe alla Verifica del programma, alla Famiglia, la Casa, gli Anziani, e al Volontariato
Giovanna Cassiani – consigliere comunale


Questi primi mesi del 2012 ci hanno trasportato nella seconda metà del mandato elettorale iniziato nel giugno del 2009.

È importante tracciare a questo punto un resoconto del lavoro svolto in questi anni dalla lista civica LiberiXPesaro, sia in ambito istituzionale e amministrativo, sia come coordinamento politico, un resoconto che ha come contenuti i risultati raggiunti, i percorsi avviati, le prospettive per il futuro, senza tralasciare le difficoltà incontrate e le criticità che dovremo affrontare nel restante periodo della legislatura.

Abbiamo scelto di impostare questo resoconto come una lettera aperta sottoposta alla Vostra attenzione, con l’invito a trasmetterci i Vostri commenti, critiche e suggerimenti.

Come movimento politico cittadino siamo nati nel 2003, in un periodo storico in cui quasi non si sentiva parlare di liste civiche, e nella nostra città ne siamo stati sicuramente i precursori, rappresentando l’espressione forte di un movimento basato sui principi fondanti del civismo ed eleggendo a metodo di impegno e linea guida politica un rifiuto degli steccati ideologici che riuscisse a mettere insieme persone di diverse appartenenze politiche, da quelle moderate alle più progressiste, nell’obiettivo concreto di difendere il bene comune.

Crediamo di essere sempre stati coerenti con questa scelta di impegno civico, anche nell’evoluzione che il movimento LiberiXPesaro ha avuto nel tempo, passando da forza di opposizione a forza di governo. Un percorso non privo di difficoltà e certamente faticoso, ma anche ricco di frutti, che ha portato alla ricerca di azioni politiche capaci di dare risultati concreti su punti che abbiamo ritenuto di importanza fondamentale per il benessere dei cittadini.

Riteniamo particolarmente prezioso il lavoro svolto dal nostro vicesindaco Giuseppina Catalano, che continua a dimostrare di voler vivere la vicenda politica come vero e proprio servizio nei confronti dei cittadini, riversando nell’operato amministrativo uguale rigore, senso di responsabilità e passione riversata nella professione di medico ospedaliero.

In particolare, gli obiettivi raggiunti nell’ambito della delega alle Politiche per la Famiglia depongono per un’intensa attività volta a ideare e portare a termine progetti destinati a migliorare la vita nella nostra collettività, attraverso il sostegno alla famiglia in quanto unità fondamentale della società, capace di esercitare un ruolo cruciale nella cura delle persone, soprattutto se bambini e anziani.

Un lavoro amministrativo, poco o tanto valido non sta a noi giudicare, fatto comunque con onestà e fatica e sempre tenendo presenti i principi del civismo e della solidarietà sociale.

Delineiamo di seguito in brevi punti le azioni sviluppate e gli obiettivi raggiunti nell’ambito delle diverse attività svolte, sia in ambito politico sia in ambito amministrativo, quest’ultimo possibile da approfondire nelle pagine del sito del Comune di Pesaro.


ATTIVITÀ DI DELEGA ASSESSORILE

VERIFICA DELL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA

Obiettivi
Creare un filo diretto con i cittadini e rendicontare l’attuazione del programma di governo e il lavoro amministrativo in modo più trasparente e facilmente leggibile da parte di tutti


All'interno di questa delega, che rappresenta il patto politico più forte tra LiberiXPesaro e il Sindaco, si è articolato un lungo lavoro finalizzato a visualizzare la coerenza tra gli obiettivi strategici del mandato di governo e l’azione dell’ente locale, sia in ordine alla programmazione delle attività che alla loro realizzazione, rendendo il lavoro della macchina amministrativa più facilmente leggibile e fruibile da parte di assessori e dirigenti nonché dai cittadini, nei confronti dei quali esiste l'impegno e il dovere di creare le condizioni per favorire un ruolo partecipativo e propositivo ai fini della condivisione delle politiche di governo.

Il lavoro ha comportato l’impegno di uno staff composto da figure professionali competenti in controllo strategico, organizzazione dell’ente, rendicontazione, con competenze informatiche, statistiche e redazionali. L’obiettivo di trasparenza e rendicontazione ai cittadini si è realizzato da subito attraverso un percorso in continua implementazione con il sito web www.pesaro0914.comune.pesaro.pu.it.

In questo ambito assessorile sono inoltre da citare:

- la proposta di collaborazione rivolta al Comune di Pesaro dal Dipartimento di Scienze della comunicazione dell' Università di Urbino, centrata sul progetto “Pesaro 0914: comunicazione, studi e ricerche”.
- la tesi di laurea in Teoria e tecniche della Comunicazione Pubblica dal titolo: “Comunicazione, Trasparenza, Rendicontazione: l'esempio virtuoso del Comune di Pesaro”, con relatore Prof. Alessandro Rovinetti e discussa da Francesco Gennari presso l'Università di Bologna.

POLITICHE PER LA FAMIGLIA, LA CASA, GLI ANZIANI

Obiettivi
- attuare progetti destinati a migliorare la vita nella nostra collettività, attraverso il sostegno alla famiglia, alla solidarietà e alla difesa delle fragilità
- giungere alla costituzione della Carta Famiglia, per assicurare a nuclei con forti carichi familiari tariffe agevolate e vantaggi su aspetti rilevanti per la qualità della vita

• Carta Bimbi – Il progetto, attivo dal maggio 2010, mette a disposizione dei nuovi nati l’accesso a servizi e facilitazioni, ed ha raggiunto sinora oltre 1200 bambini, con una copertura degli aventi diritto che sfiora l’80%. Tale progetto è valso al comune di Pesaro la menzione “Sindaco per la Famiglia, dedicato alle amministrazioni locali che si siano distinte nella promozione e attuazione di una politica efficace per la famiglia.

• Informafamiglia – apertura di un punto di accoglienza per portatori di disabilità motoria e per la famiglia, che intende rendere facile l’accesso ai servizi sociali da parte dei cittadini portatori di disabilità motoria, e si propone inoltre di accogliere e mettere in rete le attività in essere e in progettazione che riguardano la promozione e il benessere della famiglia.

• Punto di accesso per l’assistenza familiare domiciliare - nato per rispondere ai bisogni delle famiglie con persone non autosufficienti e degli assistenti familiari, determinando un incontro positivo dei soggetti coinvolti e favorendo una risposta di qualità, appropriata e rispettosa dell’assistito, della sua famiglia e dell’assistente domiciliare.

• Sostegno alle attività della Consulta Comunale delle Associazioni Familiari, che ha attivato gruppi di lavoro che stanno approfondendo diversi temi, quali la revisione dei sistemi tariffari in funzione dei carichi familiari

• Promozione affido familiare - nel 2010 è stato affidato all’assessore alla famiglia il tavolo per la promozione dell'affido familiare, finalizzato a promuovere azioni volte a sensibilizzare famiglie, educatori e singoli cittadini sul profondo significato etico e valore sociale rappresentato dall’affido familiare, che tutela, in uno spirito di amore totalmente gratuito, il diritto dei bambini che vivono difficili situazioni familiari a crescere in un clima sereno, senza tuttavia far perdere loro l’opportunità di ritrovare la propria famiglia una volta superate le difficoltà. Gli eventi che hanno coinvolto un maggiore numero di famiglie sono stati i corsi di formazione per l’affido familiare che si sono tenuti tra fine anno 2010 e inizio 2011 e si svolgeranno ancora a maggio e giugno 2012. Il reperimento di famiglie ha acconsentito l’avvio di nuovi progetti di affido a favore di minori residenti nei Comuni dell’ambito. Le iniziative di promozione hanno inoltre favorito l’instaurarsi di una significativa rete di collaborazione tra le associazioni di volontariato, le scuole e gli operatori del Servizio Affidi per il reperimento di famiglie e per la collaborazione sui progetti di affido.

• Progetti per la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro

Nel 2011 sono stati presentati due progetti sul tema della conciliazione, interamente finanziati attraverso i Fondi Europei e Nazionali delle Pari Opportunità:

- Progetto Integrato a sostegno della conciliazione tra tempi di vita e di lavoro – Finanzia il potenziamento del centro estivo del Comune di Pesaro (asili nido e scuole d’infanzia) e progetti di mobilità pedonale.

- Progetto “Facciamo spazio alla famiglia” - finanzia il progetto “Famiglie in quartiere” del Comune di Pesaro e consentirà l’attivazione di 4 progetti in 4 diversi quartieri della città che prevedono spazi pubblici organizzati a favore delle famiglie con bambini.

• Sostegno alle competenze genitoriali - Sostegno al progetto Genitori Insieme, attivo dal 2000. Nel 2011 si è potenziata l'area di sostegno alle competenze genitoriali attraverso la realizzazione degli incontri e corsi “Un passo dopo l'altro – riflessioni con mamme e papà per crescere insieme, e la programmazione delle iniziative “Gruppi di Parola” per figli di genitori separati che saranno avviati tra aprile e maggio 2012.

• Presentazione del progetto finalizzato a rafforzare le azioni di prevenzione e contrasto al fenomeno della violenza sul bando della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

• Chiedilo al Notaio - l’iniziativa si propone di fornire un servizio ai cittadini informandoli e offrendo appoggio e consulenza tramite colloqui gratuiti su argomenti di competenza notarile come acquisti di case e altri immobili, mutui, donazioni, testamenti, successioni, accesso a attività artigiane, necessità di stilare atti nei predetti settori.

• Chiedilo al Commercialista – fornisce ai cittadini la comprensione di tematiche e novità in ambito commerciale e fa in modo che tutti possano avvalersi della consulenza gratuita, legale e fiscale del Commercialista relativamente a dichiarazione dei redditi, acquisto dell’abitazione, start up di attività imprenditoriali associazioni no profit, acquisto immobili professionali e altro.

• Pronto Farmaco - un servizio di consegna a domicilio dei farmaci urgenti, attivo su tutto il territorio comunale e rivolto a bambini da 0 a 3 anni, persone con mobilità ridotta, persone momentaneamente impossibilitate a muoversi per necessità di assistenza continua a un malato.

• Progetti di Housing sociale - Partecipazione attiva al tavolo di monitoraggio e realizzazione dei progetti che fanno perno sull’affitto calmierato e vanno verso un nuovo modo di concepire l’abitare come parte dell’intero disegno urbanistico, evitando l’utilizzo di terreni agricoli che porterebbe a ulteriore consumo di territorio e favorirebbe il rischio di emarginazione. Il risultato concreto è quello della recente assegnazione di 19 appartamenti ad affitto calmierato a Pozzo Alto, mentre è in corso il bando per assegnare il cantiere di Vismara-Cattabrighe, che prevede la costruzione di 30 appartamenti a canone moderato a termine non inferiore ai 15 anni. A questo si aggiunge il progetto di riqualificazione urbana di via Mazza.

• Progetto disagio abitativo e fragilità della famiglia – interventi di rete e politiche volte a contenere il disagio abitativo per le persone che hanno perso il lavoro e sono sotto sfratto, condivisi e portati avanti dai comuni di Pesaro e di Fano. All'interno di tale progetto, l'assessore ha governato la ricostituzione e l’operatività di Agescasa.

• Promozione e monitoraggio iter della ristrutturazione delle casette ex AIL, che permetteranno a breve di assegnare sette alloggi a famiglie disagiate.

• Lavori di pubblica utilità - Promozione e sostegno alla stipula di convenzione relativamente alla richiesta fatta al Comune di Pesaro e ad altri Enti da parte del Tribunale, di rendere disponibili opportunità di lavori di pubblica utilità come alternativa alla pena per i reati nei quali questa alternativa è possibile.


RAPPORTI CON IL VOLONTARIATO
Obiettivo: attuare politiche di solidarietà sociale e di promozione della multiculturalità

• Promozione e sostegno al progetto “Emergenza freddo”, che ha permesso per il secondo anno consecutivo di mettere a disposizione dei senza tetto un luogo di accoglienza nei mesi invernali, da dicembre ad aprile.

• Promozione e coordinamento delle raccolte alimentari periodiche in favore della Caritas e per sostenere le necessità del dormitorio per i senza tetto.

• Solidarietà internazionale con Haiti.

• Sostegno all’attività del Centro di aiuto alla vita con le giornate dell’ “Operazione biberon”

• Realizzazione Conferenza Regionale sull'immigrazione, all'interno della Festa dei Popoli.

• Promozione e sostegno alle attività di prevenzione dei tumori rivolte alle donne del carcere di Villa Fastiggi.

• Promozione e sostegno del progetto sanitario per la casa circondariale di Villa Fastiggi, che si propone di realizzare e reperire il finanziamento per un accesso diretto al carcere di alcune figure mediche specialistiche.

• Patrocinio e promozione Lega italiana per la Lotta ai Tumori (LILT), che svolge azioni di prevenzione, ricerca, assistenza e sostegno psicologico, educazione sanitaria e volontariato.


ATTIVITÀ CONSILIARE


Per il territorio e per la giustizia sociale

- Salvaguardia del sito di Selvagrossa – l’intervento di LiberiXPesaro ha favorito la salvaguardia del sito di Selvagrossa da una massiccia cementificazione e da un vero e proprio scempio ambientale, grazie a un’attenta ricerca sulle società che intendevano realizzare il progetto di costruzione di un mega complesso turistico in un’area agricola, impedendo che il progetto venisse accolto nel Piano urbanistico.

- Votazione in Consiglio Comunale a favore della la mozione di indirizzo contro i vitalizi di cui godono i nostri consiglieri regionali, battaglia condotta in collaborazione con Liste Civiche Marche, federazione di Liste Civiche a livello regionale, per la riduzione del compenso ai consiglieri regionali e per il taglio dei vitalizi.


AZIONI E INTERVENTI DEL COORDINAMENTO POLITICO DI LIBERIXPESARO


Per la difesa del territorio e della salute

- Organizzazione di incontri-dibattiti sul tema “Residui bellici chimici in Adriatico” e sensibilizzazione presso le amministrazioni comunale, provinciale e regionale sull’opportunità di una bonifica delle aree marine antistanti la costa marchigiana. L’iniziativa ha dato vita ad un coordinamento nazionale e ad un convegno presso il senato della repubblica.

- Organizzazione dell’incontro-dibattito “Polveri sottili” relativo alla vertenza PM 10.

- Organizzazione di dibattiti sui rischi ecologici e sanitari che comporterebbe la costruzione di rigassificatori nelle Marche.

- Interventi contro l’uso dei diserbanti nocivi lungo le strade della nostra provincia.

- Incontri e dibattiti con le associazione ambientaliste e alcuni consiglieri comunali per la promozione del censimento e del piano del verde pubblico.


Per un Ospedale nuovo e una sanità migliore per tutti

Dedichiamo uno spazio a sé stante alla questione dell’ospedale nuovo. La posizione di LiberiXPesaro è sempre stata chiara e definita su questo argomento, e cogliamo l’occasione per ribadirla ancora una volta. La nostra lista civica è nata proprio con la lotta per un ospedale nuovo nella sua organizzazione finalizzata a una sanità migliore, ed ha sostenuto fin dalla prima campagna elettorale nel 2004 anche la necessità urgente della realizzazione di un ospedale che fosse nuovo anche come struttura, in grado di accogliere le moderne organizzazioni e tecnologie per assicurare a tutti il diritto all’eccellenza sanitaria ospedaliera

Avremmo auspicato la realizzazione di un ospedale nuovo nella città di Pesaro, ma la Regione con la costituzione degli Ospedali Riuniti Marche Nord ha deliberato quell’unificazione degli ospedali di Pesaro e di Fano sulla quale i LiberixPesaro avevano sempre espresso contrarietà. Questa delibera ha causato un irreversibile cambio di prospettiva: ogni decisione in merito è divenuta di competenza regionale. Come Liberi abbiamo deciso di non contrastare, ma anzi di sostenere, questo progetto che non ha per ora alternative.

Premesso come principio generale il diritto delle persone a una sanità migliore, in grado di rispondere all’esigenza primaria e vitale di rimanere in salute e di recuperare la salute se la si perde, siamo convinti che la sanità ospedaliera di cui disponiamo non risponde oggi al diritto di curasi al massimo delle possibilità che la medicina offre, nella propria città o, almeno, nel proprio territorio. Crediamo pertanto che sia oggi necessaria la realizzazione di un ospedale di eccellenza a livello provinciale e che una scelta così importante non può obbedire a campanilismi di alcun genere.

La scelta del sito di Fosso Sejore non ci è mai sembrata ideale, soprattutto in quanto dettata da compromessi politici.

Riteniamo che il sito ideale sarebbe la zona di Muraglia, per ragioni logistiche, ambientali ed economiche: Muraglia è un’area già costruita e l’impatto ambientale sarebbe molto minore; è un’area pubblica e si risparmierebbe il costo dell’acquisto di aree private; a Muraglia esiste già una parte consistente di struttura ospedaliera, ovvero il polo di onco-ematologia e la radioterapia.

Intendiamo continuare a monitorare costantemente l’evoluzione del progetto edilizio e discutere nella sedi appropriate sui dati concreti relativi ai prossimi studi di fattibilità e di impatto ambientale che saranno effettuati dagli enti competenti.


Concludiamo questa lettera ricordando che è parte integrante di tutto questo lavoro l’impegno quotidiano di incontro con le persone, che ogni giorno ci danno un riscontro che ci rende orgogliosi di una storia che continua a riuscire a ripercorrersi e a preservare i valori che l’hanno animata, nonostante immancabili contrarietà, adeguandoli alla situazione di oggi, nei principi del civismo e della solidarietà di cui intendiamo continuare ad essere portatori.

Lista Civica LiberiXPesaro



mercoledì 4 aprile 2012

OSPEDALE SI, OSPEDALE NO?


Premessa

Viste le discussioni sempre più accese intorno alla questione dell’ospedale, sentiamo la necessità di ribadire la posizione di LiberiXPesaro, anche se è sempre stata chiara e definita su questo argomento. Soprattutto desideriamo sottoporre all’attenzione dei nostri concittadini, vicini o meno vicini al nostro movimento, alcune riflessioni, con l’obiettivo di potere aprire un confronto il più vasto e partecipato possibile.

Come principio generale, noi ci battiamo affinché tutti possano disporre di un ospedale nuovo e di una sanità migliore, in grado di rispondere al bisogno e diritto primario di rimanere in salute e di recuperare la salute se la si perde.

Abbiamo sostenuto fin dalla nostra prima campagna elettorale nel 2004 la necessità urgente della realizzazione di un ospedale nuovo quale struttura in grado di accogliere le moderne organizzazioni e tecnologie per assicurare a tutti il diritto all’eccellenza sanitaria ospedaliera. E non solo perché avremmo auspicato la realizzazione nella città di Pesaro di un ospedale IRCCS , ricco di alte specializzazioni, speranza che all’epoca abbiamo visto sfumare, nonostante una battaglia che non è esagerato definire strenua.

Già molti anni prima, Giuseppina Catalano, ora vicesindaco della città, nella sua lunga attività di medico aveva cominciato a battersi in prima linea per una sanità pubblica migliore, conquistando per la città il reparto di oncologia e contribuendo in modo determinante alla disponibilità della radioterapia. Ma Pesaro dovrebbe ricordare anche la sua battaglia affinché venissero utilizzati per l’ospedale gli spazi della ex caserma Cinelli.

Rievocare questa storia di impegno nella sanità,dei singoli e del movimento dei LiberiXPesaro, è importante per dare garanzie e credibilità a quello che diciamo oggi sul nuovo ospedale unico.

Nel gennaio del 2011, dopo un lungo periodo di dibattito sull’unificazione degli ospedali di Pesaro e di Fano, poco partecipato dalla gente e su cui la lista civica LiberiXPesaro aveva espresso un parere molto critico, la Regione ha deliberato la costituzione dell’Azienda unica ospedale Marche Nord, nella quale sono confluiti i due presidi ospedalieri di Pesaro e Fano.

Questa delibera regionale ha determinato un irreversibile cambio di prospettiva, che contrastare ancora porterebbe al persistere nella paralisi che coglie da anni ogni decisione su un nuovo ospedale e che impedisce da decenni uno sviluppo adeguato della sanità di questo territorio.

La necessità politica, dichiarata apertamente, di non fomentare le paure di Fano di veder sparire il loro ospedale a favore di uno nuovo da fare a Pesaro, è stato poi il fattore determinante che ha portato alla scelta di Fosso Sejore come sito

La scelta dei Liberi sarebbe stata quella, ideale anche per tanti altri, della zona di Muraglia, di proprietà pubblica, dove già è attivo un forte insediamento sanitario rappresentato dal polo di onco-ematologia e radioterapia e che avrebbe reso possibile la salvaguardia dell’area di Fosso Sejore, realizzando il nuovo ospedale in un luogo altrettanto bello, ma in un’area già costruita.

L’impossibilità di un accordo politico su quella zona, troppo “pesarese”, ha determinato l’indicazione di una rosa di nomi di altri siti, tra cui anche Fosso Sejore, che alla fine ha raccolto, a tavolino, la maggioranza dei consensi, ed è stata poi ratificata da una delibera regionale che ha permesso l’avvio del percorso di acquisizione dei finanziamenti.

Che Fosso Sejore non sia una scelta felice è innegabile, ma è innegabile anche che le sanità ospedaliera di cui disponiamo ora non regge più e non risponde al diritto alla salute che hanno tutti i cittadini di curarsi al massimo delle possibilità che oggi la medicina offre, nella propria città o, almeno, nel proprio territorio, senza essere costretti ad affrontare lunghi e costosi viaggi fuori zona.


Contrastare oggi la decisione riguardo al nuovo ospedale unico concentrando l’opposizione sul sito dove deve sorgere, rappresenterebbe l’ennesima, purtroppo sterile lotta contro i mulini a vento. Ma tra l’altro si impedisce in questo modo di fare attenzione a quello che continua a muoversi senza la partecipazione consapevole della gente. Tutti potremmo e dovremmo invece pretendere di seguire da vicino e discutere nelle sedi appropriate il percorso del progetto edilizio ed organizzativo della nuova struttura ospedaliera, richiedendo se necessario ulteriori indagini e studi di fattibilità.

C’è ancora una scarsa conoscenza del percorso della sanità ed è nostro sacrosanto diritto investire i partiti al governo dell’obbligo di promuovere e favorire lo sviluppo di un percorso di conoscenza e partecipazione dei cittadini, ma ciò che ci preoccupa profondamente è che gli interventi contro il sito dell’ospedale, finiscono sempre per rimettere in discussione la necessità di un ospedale nuovo.

La domanda che alcuni movimenti sono soliti porre è : “sei d’accordo con la costruzione dell’ospedale a Fosso Sejore?”

La domanda da fare secondo noi a tutti i cittadini è invece: “sei d’accordo con la realizzazione di un ospedale nuovo?”


Perché sì all’ospedale nuovo

a) Principi generali

Il concetto attuale di “recupero della salute” passa per la disponibilità di tecnologie sempre più complesse, bisognose di:

• elevata competenza

• una casistica sufficiente a rendere validabili e accreditate le strutture ospedaliere

• grandi risorse economiche, dati i costi elevatissimi legati all’acquisizione delle moderne tecnologie (robotica, nuovi farmaci, terapie staminali, terapie molecolari, diagnostica per immagini e interventistica, diagnostica nucleare e positronica, etc.)

Non sono pertanto più utilizzabili organizzazioni sanitarie che non contemplino un circuito assistenziale con:


• pochi e attrezzati ospedali, adeguati alla cura dell’acuzie, con tutti i presidi che la medicina mette a disposizione;

• servizio di trasporto (ambulanze, elicotteri con relative zone di accesso) integrato sul territorio e con il DEA ospedaliero (dipartimento di emergenza/accettazione);

• presidi sanitari diffusi sul territorio che siano in grado di governare l’ingresso (ambulatori, case della salute, primo soccorso), circoscrivendolo ai soli casi appropriati e dando risposte complete al resto; e che siano in grado di governare l’uscita, avendo messo in opera strutture di riabilitazione e lungodegenza (RSA, Hospice);

• essendo in atto una recessione economica di lunga durata, i soldi vanno assolutamente spesi bene, pena l’implosione del Servizio Sanitario Nazionale che va invece strenuamente difeso;

• i cittadini hanno il diritto a una sanità vicina, senza dover ricorrere a lunghi e costosi viaggi per potersi curare.


Per attuare un circuito efficace di questo tipo, in presenza delle due principali necessità:

• appropriatezza sanitaria

• appropriatezza economica con utilizzo di risorse che non sono infinite

è imprescindibile programmare, a seconda della numerosità della popolazione di un’area, un numero ben precisato di “ospedali per acuti” e una diffusione sul territorio dei presidi sanitari utili a dare risposte che non necessitano di cure e tecnologie ad elevata assistenza.

Per “Ospedale per acuti” si intende una struttura in cui vengono erogate cure ad elevata intensità assistenziale, organizzata per ricoveri di breve durata. Esso prevede necessariamente l’allocazione di ingenti risorse (costo dell’assistenza e della tecnologia), di una casistica elevata e di una conseguente forte competenza professionale.

A tale scopo, è doveroso riconvertire gli ospedali non in grado di funzionare come ospedali per acuti per carenza di garanzie di appropriatezza, capacità e sicurezza, facendoli funzionare in eccellenza come punti di assistenza ambulatoriale, primo soccorso, RSA, lungodegenze.


b) La situazione nelle Marche

Nel gennaio 2011, in virtù della sua competenza in materia ospedaliera e sanitaria , la Regione ha stabilito con delibera che sul territorio devono esistere tre strutture di ospedali per acuti:

• ospedale Torrette ad Ancona

• ospedale Marche Nord, unificando gli ospedali di Pesaro e di Fano

• ospedale Marche Sud, unificando gli ospedali di Ascoli Piceno e Fermo

Tutti gli altri ospedali devono seguire un processo di riconversione che riempia i vuoti della medicina di prevenzione, primo soccorso, riabilitazione e lungodegenza.


Perché sì all’ospedale unico

a) Criteri generali

• la nascita dell’ospedale unico Ospedale Marche Nord è stata sancita da una delibera regionale nel gennaio del 2011 della Regione che ne ha la competenza;

• la necessità e l’urgenza sono documentate dall’inadeguatezza delle strutture attuali ad accogliere il tipo di medicina doverosa da esercitare oggi (vedi sopra);

• la sua efficacia dipende dall’investimento in termini di organizzazione di percorsi diagnostici/terapeutici, tecnologie e competenze professionali;

• la sua efficienza dipende dalla presenza di una rete di strutture sanitarie che impediscano l’ingresso nell’ospedale per acuti quando non necessario, governino il trasporto dei Pazienti entro i tempi codificati e favoriscano l’uscita dei Pazienti, una volte assolte le cure dell’acuzie, verso le strutture che offrono livelli e tipi di assistenza adeguati alla riabilitazione e alla lungodegenza.

b) Azioni di governo sanitario in attesa del nuovo ospedale

• in attesa che l’ospedale nuovo diventi realtà vanno comunque implementate e mantenute efficienti le strutture esistenti anche se ciò comporta investimenti di risorse economiche, al fine di permettere alle persone di curarsi al meglio ;

• va perseguito rapidamente il programma di riconversione delle strutture ospedaliere del territorio per rendere i due ospedali oggi (e il futuro ospedale unico) capaci di dare il massimo delle opportunità di guarigione, potendo contare su maggiori risorse umane e tecnologiche, su una migliore appropriatezza degli ingressi e su un’ottimale integrazione con le strutture residenziali del territori ove inviare i pazienti non più acuti.


Un’ipotesi su Muraglia


• L’ospedale di Muraglia è in grado di funzionare al meglio, anche considerando i nuovi investimenti previsti su Radioterapia e Medicina nucleare, il polo di Onco-Ematologia e Radioterapia potrebbe restare a Muraglia anche quando sarà pronto il nuovo ospedale;

• Nel caso in cui però, essendosene dimostrata la fattibilità, nell’ospedale nuovo potesse essere messa in funzione una struttura di radioterapia tecnologicamente avanzata impossibile da creare a Muraglia, si potrebbe in seguito trasferire, a tempo debito, il polo;

• Muraglia tuttavia va valutata attentamente per mantenervi la destinazione sanitaria, sia per opportunità strategica nel progetto complessivo di riorganizzazione, ma anche per permettere di consumare meno territorio a Fosso Sejore. A Muraglia, infatti, oltre all’ipotesi di mantenervi il polo di Onco-Ematologia e Radioterapia, potrebbero trovare accoglienza strutture sanitarie come il laboratorio, la farmacia, la direzione medica di Presidio, il servizio infermieristico e altro che si può considerare, compreso anche l’utilizzo per una struttura sanitaria territoriale.


Crediamo che la scommessa vera dell’impegno dei cittadini e delle forze politiche e movimentistiche che intendono rappresentarli sia tutta qui, nel capire il problema nella sua complessità e urgenza e lavorare per restare costruttivamente dentro il processo che governa il percorso di costruzione e di organizzazione dell’Azienda unica ospedale Marche nord.

martedì 27 marzo 2012

UNA DONNA LA NUOVA PORTAVOCE DEI LIBERIXPESARO

Una donna la nuova portavoce della lista civica LIBERIXPESARO,
Maria Chiara Ballerini, attiva all'interno del movimento civico fin dalla sua costituzione, ha dato il suo contributo nel campo della comunicazione e come ufficio stampa.
Oggi sostituisce Italo Campagnoli.
Maria Chiara Ballerini è nata nel 1972, ha una laurea in lettere e un master, ha lavorato per anni nel mondo del volontariato internazionale in diversi paesi dell'Africa e dell'America Latina e come docente di lingua italiana per stanieri.
Vive a Pesaro, dove si occupa di progetti di comunicazione in ambito sociale e svolge collaborazioni editoriali come giornalista free lance.
Maria Chiara è stata scelta all'unanimità dal direttivo dei Liberi
per la sua grande passione sociale e politica e per le sue doti di ottima comunicatrice.
Guiderà l'organizzazione fino alle prossime elezioni amministrative in collaborazione con il coordinatore politico.



domenica 25 marzo 2012

VICESINDACO CATALANO CONTRO LA CHIUSURA DI MURAGLIA

Chiudere Muraglia sarebbe un errore. Efficiente e funzionante, Muraglia, così vicina a Fosso Sejore, potrebbe essere utilizzata come padiglione del nuovo ospedale, con utilizzo dei suoi spazi a scopo sanitario capace di alleggerire la nuova costruzione. Potrebbe continuare ad accogliere il Polo di Onco-ematologia e radioterapia, e potrebbe inoltre ospitare altre strutture come  i servizi di farmacia e laboratorio.
La radiotrerapia, può continuare a funzionare benissimo con il solo rinnovamento tecnologico o giovarsi di un progetto di ospedale che attua ogni innovazione oggi disponibile. In ogni caso, la chiusura di Muraglia è una sterile esercitazione di ipotesi.
Ribadiamo che abbiamo tutti bisogno urgente di un ospedale nuovo, e per questo proporre ora soluzioni alternative a Fosso Sejore comporterebbe restare nell'immobilismo che paralizza da decenni le decisioni sull'ospedale. Invece di consumare solo su questo punto tutte le energie, noi cittadini dovremmo spenderle in sinergia per questione dove efficacemente possiamo intervenire, ovvero come concretamente verrà realizzato questo ospedale. Dovremmo fare muro compatto e premere affinché regione e stato diano finanziamenti adeguati, ed esigere di seguire ed essere informati su tutte le fasi di progettazione.

giovedì 22 marzo 2012

APRIAMO UN PERCORSO DI CONOSCENZE E CONFRONTO SUL PROGETTO EDILIZIO DEL NUOVO OSPEDALE

La comunicazione del Sindaco Ceriscioli che, a una domanda specifica, ha risposto che anche l’ospedale di Muraglia sarebbe stato chiuso e trasferito nell’ospedale nuovo, ci ha inevitabilmente causato stupore.


Ciò che lascia stupiti è che riguardo il Polo di Onco-Ematologia e Radioterapia di Muraglia non si è mai sentito porre il problema di uno spostamento a breve, anzi se ne è sempre

e solo sentito parlare come di uno dei “fiori all’occhiello” dell’Azienda ospedaliera Marche nord, inserito in un progetto di rapida allocazione di nuove tecnologie, sia per quanto riguarda il potenziamento della Radioterapia sia per l’acquisizione della strumentazione necessaria al funzionamento della Medicina nucleare, come la PET.

Inoltre osserviamo che un tale annuncio, eventualmente, andava comunicato nelle sedi opportune come lo sono le riunioni delle commissioni consiliari che si stanno occupando di monitorare lo stato dell’integrazione e come lo sono le sedi politiche preposte, riunioni di maggioranza prima di tutto.

Questo episodio a nostro parere assume però rilevanza non tanto per quello che può passare per un annuncio uscito senza il necessario supporto di un contesto, ma suona, per chi è attento e sensibile al problema della salute, come un campanello di allarme che tutti dobbiamo ascoltare.

Considerato il dibattito attorno al nuovo ospedale che sta aprendo sempre più fronti che di tutto si occupano tranne che della profonda esigenza di disporre rapidamente di una struttura nuova, non vanno assolutamente lasciati aperti varchi al sospetto che l’ospedale nuovo e unico stia seguendo un percorso da cui i cittadini e coloro che lo rappresentano restano esclusi.

Chiediamo pertanto ai nostri amministratori e in particolare ai nostri rappresentanti in giunta e in consiglio comunale di promuovere la discussione nelle sedi appropriate intorno al percorso progettuale di realizzazione dell'ospedale nuovo.

Questo dei Liberi è dunque un appello a chi ha la responsabilità di prendere decisioni e anche di rendere praticabile quella partecipazione che dà ruolo e dignità ai cittadini.

Chiediamo che si cominci subito a creare occasioni di conoscenza e confronto sulle ipotesi di progetto del nuovo Ospedale, un confronto che coinvolga tutti, forze di maggioranza e di opposizione, in nome di quel bene superiore che è un ospedale, destinato a dare salute alla collettività per anni e anni a venire.

Pino Longobardi
Maria Chiara Ballerini



martedì 31 gennaio 2012

C'ERAVAMO TANTO AMATI

IO NON CI STO

La bellissima storia della lista civica Liberi x Pesaro è arrivata per me al capolinea. Otto anni di impegno, di lotte e di pragmatismo per cambiare questa città, per portare il buon senso dei cittadini nella politica, per tenere viva la speranza che persone di sinistra, di destra e di centro possano stare assieme in nome del civismo e per il bene comune.

Oggi mi sento defraudato del motivo stesso che ha generato il mio impegno e quindi sospendo qualsiasi attività all’interno della lista civica. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è l’ennesimo incomprensibile voto dato in aula dalla nostra consigliera a sostenere il diktat inaccettabile del partito di maggioranza. In questo caso si trattava di esprimersi contro la scelta scellerata di Fosso Sejore come sito per l’ospedale nuovo, posizione che come movimento abbiamo sempre espresso in maniera chiara e inequivocabile.

E’ vero che la dottoressa Catalano ha sempre dichiarato con altrettanta determinazione la sua personale posizione a favore dell’ospedale nuovo “a qualsiasi costo”, ma questo atteggiamento è sempre stato accettato dal gruppo per l’immensa stima e affetto che ci lega al nostro vicesindaco e per la comprensione nei confronti della sua storia umana e professionale. Come sempre con grande pragmatismo avevamo separato e rispettato il suo ruolo istituzionale di vicesindaco dal nostro politico di lista civica.

Nel consiglio comunale di ieri questo equilibrio è saltato. La nostra consigliera ancora una volta ha sacrificato l’impegno che ci siamo assunti con gli elettori, in primo luogo la salvaguardia del paesaggio e la difesa del territorio, alla prepotenza di una maggioranza che è arrivata ad impedirle di presentare la propria mozione che cercava una possibile mediazione.

Alle ultime elezioni abbiamo portato al PD voti indispensabili per la sua salvezza da un difficile ballottaggio in cambio di un impegno preciso e pubblico che avrebbe dovuto garantire, oltre alla figura istituzionale del vicesindaco, uno spazio ai civici su almeno tre fronti in cui per competenza e progettualità potevamo dare tanto: sanità, ambiente e comunicazione con i cittadini, intesa come garanzia di ascolto delle necessità e progettualità culturali ed economiche della città. Nessuno di questi impegni è stato mantenuto. Si è preso tanto e non si è dato nessuno spazio alla società civile che rappresentiamo.

Coerentemente con quanto fatto in regione, i partiti, PD in testa, usano e gettano, promettano in campagna elettorale e disattendono nell’amministrazione. Questo gioco è finito, come la pazienza dei cittadini, del movimento civico e la mia personale. Al momento mi sospendo, in attesa di vedere se il nostro coordinatore politico sarà messo in grado di chiedere i passaggi dovuti e irrinunciabili, ma sono pronto da subito a chiudere questa esperienza politica per dare vita una nuova, vera e necessaria avventura civica.

Italo Campagnoli
portavoce di Liberi x Pesaro e coordinatore regionale di Liste Civiche Marche